Grande successo ieri per la prima puntata del talent sulla moda Fashion Up Academy in onda su Julie Italia. Abbiamo raggiunto telefonicamente Ivan Bacchi, conduttore del programma, nonché attore televisivo e cinematografico. Ivan Bacchi ha esordito al cinema con il film Le Fate Ignoranti di Ferzan Ozpetek, che l’ha poi diretto ne La Finestra di Fronte e in Un giorno perfetto.
Ci racconta com’è stato esordire con un film del regista turco tanto amato nel nostro Paese?
“Quando facevo l’accademia di teatro a Bologna vidi il suo primo lungometraggio, il Bagno Turco e trovai che aveva una sensibilità e una poetica bellissime. Mi ricordo anche che dissi: ‘Quanto mi piacerebbe lavorare con questo signore’. Anche se proprio non ci pensavo che sarei arrivato davvero a lavorare con lui”.
E invece…
“Quando feci il provino a Roma, mi accorsi che probabilmente avrei preso la parte. A volte noi attori lo sentiamo quando un provino va bene. Quindi è cominciata questa esperienza. In realtà all’epoca Ozpetek non era famosissimo. Mi ricordo solo che c’era una bellissima atmosfera, di grande coinvolgimento da parte di tutti. In cui ognuno aveva la sensazione di star partecipando a qualcosa che poteva essere davvero buono. Ma personalmente non avevo aspettative. Ero arrivato da pochi mesi a Roma e vedevo tutti con occhi nuovi. Me ne sono accorto dopo che è stata una fortuna aver partecipato a uno dei film che quell’anno insieme a L’Ultimo Bacio è andato meglio di tutti. Due film che hanno consacrato sia Ozpetek che Muccino“.
Nei film di Ozpetek in cui ha partecipato, con quali di questi quattro attori, Stefano Accorsi, Margherita Buy, Giovanna Mezzogiorno e Raul Bova, ha legato maggiormente?
“Va premesso che ho lavorato tanto nelle Fate Ignoranti anche se il ruolo era piccolo perché facevo parte della ‘grande famiglia’. Quindi eravamo sempre sul set e abbiamo fatto 15-16 giorni di lavoro. Non avuto molto a che fare con i grandi attori come Stefano Accorsi e Margherita Buy. Mentre ho legato maggiormente con Filippo Nigro e Giovanna Mezzogiorno per due motivi: Ho girato il video di Giorgia (il video è Gocce di memoria, tema principale del film ‘La finestra di Fronte’ -ndr-) nello stesso giorno in cui girava le riprese Giovanna Mezzogiorno. Inoltre Ferzan è solito fare salotti a casa sua dove si parla di cinema e si mangia tutti insieme e quindi spesso io, Filippo Nigro e Giovanna Mezzogiorno frequentavamo la sua casa e chiacchieravamo di cinema quindi ho avuto modo di legare con Filippo, già da Le Fate Ignoranti ma soprattutto mi piacque molto Giovanna Mezzogiorno. Poi non c’è stato un seguito, però pensavo ‘quanto siamo compatibili’“.
Oltre ai film già citati e anche nel corto Una notte ancora di Giuseppe Bucci ha interpretato personaggi gay in storie prevalentemente tristi. Come reputa questa associazione: Relazioni
“Prendevo sempre un po’ giro Ferzan, gli dicevo: ‘basta in ogni film deve morire uno e quasi sempre un personaggio gay’. E quindi si risollevava la questione. Per quanto riguarda Una notte ancora, penso che quel ragazzo napoletano, Giuseppe Bucci, fosse abbastanza innamorato della filmografia di Ferzan e prendesse molto spunto da lui e quindi è stato un po’ un avvicinarsi a quello. Ma, essenzialmente, è vero che l’amore omosessuale è sempre visto in una maniera triste, faticosa. Non dovrebbe essere sempre così, no”?
Si trasporta nella realtà, soprattutto italiana, questo fattore, basti pensare che nel nostro Paese abbiamo avuto le unioni civili solo quest’anno …
“Evviva, con buona pace dei gesuiti! (ride)”
Dal 2000, anno del suo debutto televisivo in Un posto al Sole, fino al 2007, anno di Centovetrine, si è susseguita una serie di sue interpretazioni in soap e fiction. La gratifica maggiormente recitare per il piccolo o per il grande schermo?
“La poesia che si trova sul grande schermo difficilmente la si ha in televisione ma proprio in tutti gli aspetti. Nel senso che c’è un’attenzione diversa di tutte le maestranze fino ad arrivare al regista. Il cinema è un’altra cosa: c’è più magia. Questo non vuol dire discreditare la televisione perché si possono apprendere tante cose anche dal piccolo schermo. Si può imparare a volte a recitare anche con più naturalezza”.
In che senso?
“Nel cinema spesso una scena la ripeti quando hai tempo, tante volte, finché arrivi a qualcosa di molto più profondo che magari nella televisione non hai tempo per arrivarci. Ma i ritmi della televisione ti impongono di essere molto più naturale, vero. Ci sono aspetti buoni da una parte e dall’altra”.
Lei ha fatto anche teatro all’inizio
“Ho lavorato per i primi due anni in teatro e anche quello è un linguaggio completamente diverso dal cinema e dalla tv. È più corporeo e molto meno minimalista però alla fine quella che è la radice e l’essenza della verità scenica è la stessa, trasportata con una modalità diversa di comunicarla”.
Dopo i programmi su Alice tv e Linea Verde Orizzonti della Rai, ora sta andando in onda, Fashion Up academy, girato a Napoli. Cosa pensa del format del programma e che idea si è fatto delle ragazze che partecipano?
“La richiesta mi è arrivata da una persona che conoscevo, Andrea Axel Nobile, con cui avevo già lavorato a un film sempre nell’area napoletana”.
Quale film?
“Il film non è ancora uscito, si chiama Aeffetto domino di Fabio Massa, tra i protagonisti c’è la nuova cattiva di Gomorra (Cristina Donadio -ndr-). Siamo in attesa che esca…
“Conobbi – riprende Ivan Bacchi – quindi Axel Nobile in quell’occasione. Lui mi ha visto lavorare in Linea Verde Orizzonti, gli è piaciuto il mio modo di condurre, che ha definito molto giovane, scanzonato, fresco e mi ha proposto Fashion Up Academy. Ho accettato senza riluttanza e anche per mettermi alla prova su di un talent. In realtà ne avevo già fatto uno che era Alice Master Pizza, mi sono molto divertito e mi sono trovato a mio agio. Mi piace lo studio, mi piace essere colui che regge i fili della questione, che dà la voce agli opinionisti, alla giuria”.
E le ragazze?
“Non ha vinto la mia preferita, questo devo dirlo (ride). Ma allo stesso tempo ho visto delle ragazze serie, che credono in quello che fanno, che ci mettono passione”.
A proposito di bellezza, una domanda per le lettrici del blog: lei ha lavorato con Stefano Accorsi, Riccardo Scamarcio, Raul Bova. Obbiettivamente siete quattro bei ragazzi, molto amati dal pubblico femminile…
“Loro sono anche più famosi”.
Sì ma lei è altrettanto bravo ed è un bel ragazzo…
“Grazie (ride)”.
Ritornando alla domanda, si è mai creata una competizione fra di voi?
“No. Perché in realtà credo che loro non l’avrebbero mai creata. Quando dico che loro sono più famosi dico anche che loro viaggiano su dei binari diversi”.
E a livello puramente estetico?
“Io e Scamarcio siamo due tipi completamente diversi. Mi ricordo quando facevo le riprese di Tre metri sopra il cielo, lui era il classico bello e dannato, io ero il classico bello, figlio di papà, carino, perfettino… Mi fermava qualche ragazza per strada e mi diceva: ‘Sei più bello tu, sei più bello tu’ e questa cosa mi divertiva molto”.
Federica Massari
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