Università delle Generazioni: “Prepariamoci ad accogliere il turismo cinese”
Redazione
Qualche anno fa, l’Università delle Generazioni ha avvicinato alcune aziende agroalimentari altomolisane per auspicare un momento organizzativo ai fini di un export verso la Cina (con l’eventuale collaborazione di alcune associazioni nazionali, tipo “Made in Italy”, e di appropriati consulenti). Ma le aziende interpellate, che pur esportano già in Paesi extra-europei, non erano interessate al mercato cinese, ritenuto ancora troppo costoso. Adesso, con la visita in Sardegna del Presidente della Repubblica popolare cineseXi Jinping, avvenuta lo scorso 16 novembre, pare che si aprano nuove e più accessibili possibilità non soltanto verso il mercato cinese (il più grande del mondo) dei nostri prodotti agroalimentari, sanitari e tanto altro ma si potrebbe accogliere il turismo dei nuovi ricchi cinesi verso l’Europa, in particolare verso l’Italia che offre le interessanti città d’arte e la fruizione di altri beni culturali, abbinati alla enogastronomia.
In particolare, l’interesse del colosso asiatico verso il piccolo Molise è stato confermato dal protocollo d’intesa firmato a Campobasso il 14 novembre con l’area di Hubei, un grande comprensorio di oltre 400 milioni di abitanti della Cina centro-meridionale. Pure per questo, prepararsi in tempo per esportare prodotti ed accogliere il turismo cinese, potrebbe significare per l’Alto Molise una possibilità in più per incentivare l’export non soltanto verso l’area di Hubei ma anche verso tutto il sub-continente cinese, che con i suoi meganumeri (alto Pil, popolazione di un miliardo e 300 milioni di persone, ecc.) può riservare un futuro interessante per i nostri prodotti, anche di nicchia (ricercati dai nuovi ricchi e dalla classe medio-alta emergente). Quindi, l’import di turismo e l’export di prodotti agroalimentari, sanitari e culturali con la Cina potrebbero costituire un aspetto del futuro socio-economico da non sottovalutare. Ma come proporsi?
Ovviamente, le aziende territoriali hanno bisogno di un valido sostegno organizzativo da parte dello Stato o di altri enti pubblici a ciò preposti. Poi si tratterebbe di utilizzare le risorse locali. E tra le risorse locali, l’Università delle Generazioni segnala la presenza di due ragazze (Michela Angioletti e Francesca Labanca) che, laureate in lingua cinese (oltre che in inglese), potrebbero dare una buona mano nei rapporti socio-economici con la Cina. Ma ci potrebbero essere altri giovani altomolisani adatti a fare parte di un gruppo da utilizzare per la conquista di un utile posto nei mercati cinesi.
Non sarebbe vano, infatti, che venisse realizzato un sito internettri-lingue (cinese, inglese e italiano) per attrarre turismo in Alto Molise e per proporre la vendita (anche via web) dei prodotti regionali. Il gruppo di lavoro, cui potrebbero partecipare la Angioletti e la Labanca, potrebbe operare nei locali della Biblioteca Comunale di Agnone oppure nell’edificio comunale gestito dall’Associazione Culturale in Via San Giuseppe in Villacanale o anche altrove, purché, colloquiando in lingua cinese e inglese, tale “team” possa riuscire utile all’economia non soltanto molisana ma anche dei dintorni abruzzesi. Tutto sta a crederci e ad organizzarsi, con un’unità di intenti tra pubblico e privato. Il nostro futuro è inevitabilmente anche cinese!