Maurizio Sarri è stato intervistato dal Mattino sulla sua nuova esperienza alla guida del Chelsea e sul Napoli.
Quali le difficoltà ci sono state nel momento in cui è entrato nel mondo del Chelsea?
“Conosco meno le squadre avversarie e poi all’inizio capirsi non è stato così semplice. Ho imparato la lingua inglese quando lavoravo in banca poi però ho smesso di studiarlo per 29 anni”.
Ripensa a quel Fiorentina-Napoli e a Inter-Juve?
“Certo, mi ricapita di vivere quei momenti spesso. Sarebbe stato il coronamento di un sogno mio, della squadra e della città. Alcuni hanno ironizzato sulle mie parole ma chi fa sport sa che lo scudetto l’abbiamo perso in albergo. Quello che è successo dopo è la conseguenza di Inter-Juve”.
Ancelotti può vincere lo scudetto?
“Lo spero per Napoli che è una città straordinaria che lo merita e per i tifosi. Da tifoso del Napoli sono contento che sia Carlo l’allenatore perché ha vinto ovunque è stato e si è fatto sempre voler bene da tutti. Quindi ha delle qualità umane e professionali fantastiche”.
Perché non allena più il Napoli?
“Non lo so ancora. Bisogna chiederlo alla società. Io ora però ho il Chelsea e sono felice così. Volevo rimanere al Napoli per alcuni motivi ma avevo delle perplessità per altri motivi. Il presidente aveva fatto un contratto che prevedeva una clausola rescissoria con scadenza 31 maggio e invece hanno fatto il contratto ad Ancelotti in 21 maggio. Ho saputo dell’ingaggio di Ancelotti quando una sera ero a cena con Pompilio, collaboratore di Giuntoli, parlando del fatto se restare o no a Napoli. Alla tv abbiamo visto l’ingresso di Ancelotti alla Filmauro. Ho pensato quello che pensavo prima ma lo tengo per me”.
Foto: calciomercato.com
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