Tradizionale e immancabile il giorno di Pasqua è la Pastiera napoletana. Nessuno sfugge al suo fascino e da Nord a Sud si è diffusa la sua ricetta.
Qui riporteremo la ricetta tradizionale di questo dolce antesignano, per il suo profumo, della stagione primaverile. Tutti discutono sulle personali regole e modi di farla e si rammaricano se la pastiera dell’anno scorso è venuta meglio di quella di quest’anno. E gioiscono se accade il contrario. Poi la Pastiera è un dolce che si conserva nei giorni successivi, almeno per una settimana. Quindi i momenti successivi alla Resurrezione sono accompagnati di piccoli assaggi insieme magari alla tipica tazzina di caffè.
La pastiera: ricetta tipica
Per la pasta
Farina: 400 grammi
Sugna: 200 grammi
Zucchero: 200 grammi
Rossi d’uovo: 4
Per cuocere il grano
Grano bagnato: 200 grammi
La buccia di mezza arancia fresca
Sugna: una noce
Zucchero: un cucchiaino da tè
Vanillina: una bustina
Per il ripieno
Ricotta: 240 grammi
Zucchero: 170 grammi
Rossi d’uovo: 3
Chiare d’uovo: 2
Essenza di fiori d’arancio: 1 fialetta
Cedro candito: 20 grammi
Scorzette d’arancio candite: 20 grammi
Cocozzata: 20 grammi
Cannella in polvere: un pizzico oppure essenza di cannella: 2 gocce
Il giorno precedente quello della confezione della pastiera, fate cuocere nel latte (nella quantità indicata sopra) grano, buccia d’arancio, sugna, zucchero e vanillina, a fuoco basso e per almeno 4 ore, finché il grano non sia leggermente sfatto e aperto e il latte evaporato, così che il tutto risulto denso e cremoso.
Il giorno successivo fate la pasta frolla e mettetela a riposare.
Passate la ricotta al setaccio facendola cadere in una terrina abbastanza grande, aggiungete 170 grammi di zucchero e, con un mestolo, lavoratela per 6-7 minuti; incorporatevi poi, sempre lavorando, i rossi d’uovo e ad uno ad uno, il grano, l’acqua di fiori d’arancio (la quantità di quest’ultima dipende dall’intensità del suo profumo e dal vostro gusto: cominciate quindi a versarne solo la metà e poi a composto ultimato lo proverete e, se il gusto sarà debole, e se vi piace, ne aggiungerete dell’altra), la cannella, i vari canditi tagliati a minuscoli dadi e in ultimo le chiare montate a neve. Stendete i due terzi della pasta frolla piuttosto sottilmente su di un foglio di carta oleata (dopo aver messo la pasta nel ruoto, la carta verrà delicatamente tolta), foderatene un ruoto di 24 o 25 cm di diametro e versategli il composto che risulterà piuttosto molle.
Con il resto della pasta frolla fate delle strisce larghe 2 cm, e disponetele a griglia sulla pastiera, in maniera di avere dei rombi nei quali il ripieno sia scoperto.
Cuocete a forno dolce per un’ora o più. Il ripieno deve quasi completamente asciugarsi e rassodarsi e la posta frolla deve essere bionda.
Lasciate raffreddare la pastiera e, senza sformala, spolverizzatela di zucchero a velo. Servitela nel suo ruoto, possibilmente qualche giorno dopo averla confezionata, poiché essa si conserva anche per più di una settimana e nell’attesa diventa migliore.
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