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I rivoluzionari Pooh e Brennero ’66

I Pooh sono stati e sono uno dei gruppi più innovativi di questi ultimi ’50 anni, quasi rivoluzionario. Prima di diventare i padroni assoluti del pop, al loro esordio furono censurati dalla Rai con la canzone “Brennero ’66”.

Al Festival di Sanremo presentarono infatti questo brano contro la guerra proposto da Roby Facchinetti. Il testo racconta di una soldato ucciso negli attentati di quegli anni da terroristi altoatesini per ottenere l’annessione all’Austria della provincia di lingua tedesca. Il brano, che fu scartato a Sanremo, fu presentato al Festival delle Rose, in coppia con il cantautore Roby Crispiano.

Il testo e il video della canzone, “Brennero ’66”:

Ora
non senti nessuna voce      

fra gli echi della sera.
Tanto ma tanto silenzio lì intorno
non fa paura
si muore bene in silenzio.                

https://www.youtube.com/watch?v=uT9YsNaqgI0

 
E una campana tra i monti
racconta alla gente lontana
di te che sei morto per niente lassù.

Nella tua casa
di pietra bruciata
non han mai visto la neve.
Ora sul muro
è rimasta soltanto
quella tua foto
stringevi in mano il fucile.
E una campana in paese
racconta a una donna che piange
di quel tuo fucile che non servì a
niente.

T’hanno ammazzato
quasi per gioco
per dimostrare alla gente
che tra quei monti
la voce del tempo
degli uomini uccisi
non deve contare più niente.
E la campana un po’ triste
che a te sembra tanto lontana
potrebbe tacere
e lasciare il silenzio per te.

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