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Archéia, quando l’arte diventa passione

L’amore per il territorio nostrano e l’arte ha spinto quattro ragazzi della provincia di Napoli a fondare l’associazione culturale Archéia, nata nel giugno del 2016. I soci fondatori hanno tra i 30 e i 36 anni e sono Lucia De IulioMorena MignolaAndrea Cerasuolo Carmen Oliviero.

Domenica scorsa, durante l’ultimo giorno in cui i due quadri di Vincent Van Gogh, erano in mostra al Museo di Capodimonte di Napoli, Archéia ha organizzato una visita guidata alla scoperta di tutta la Reggia. Le opere del celebre pittore, “Paesaggio marino a Scheveningen” e “Una congregazione che esce dalla Chiesa Riformata di Nuenen”, sono state ritrovate lo scorso settembre grazie a un’operazione dei militari di Napoli.

Il 5 marzo ci sarà l’evento ‘Pompei e la Villa dei Misteri: sulle tracce di Dionisio‘. La visita guidata avrà luogo a Pompei approfittando della prima domenica del mese a ingresso gratuito.

 Quali sono le attività di Archéia?

“Organizziamo soprattutto tour in musei e scavi archeologici in tutta la Campania. Accompagniamo i turisti stranieri nella Costiera Amalfitana o a Napoli. Da statuto possiamo operare in tutta Italia. Attualmente, dato che siamo nati da poco, ci stiamo dedicando al territorio campano perché è più facile per noi muoverci. Per giugno faremo qualcosa a Roma. Archéia usufruisce solo di guide in possesso del patentino”.

Avete avuto un alto riscontro di pubblico durante questi mesi di attività?

“Siamo in attività da sette mesi. Vanno molto le gite fuori porta. Abbiamo fatto un’escursione, ad esempio, a Cusano Mutri. E’ stata un successo. Le persone erano entusiaste. Abbiamo associato due elementi: la sagra del fungo e la raccolta dei funghi stessi.

I vostri punti di forza?

 

“Il nostro punto di forza è l’organizzazione di visite guidate per italiani e stranieri. In particolare in aeree archeologiche come quella di Pompei. Organizziamo anche visite tematiche come ‘Napoli esoterica’. Un giro nei vicoli di Napoli per ammirare il Cristo Velato, il Cimitero delle Fontanelle e altre bellezze partenopee”.

Quali sono i vostri progetti futuri?

“Abbiamo in mente di proporre visite didattiche in siti come le Ville Stabiane, che non sono chiuse ma non offrono un’offerta didattica definita. C’è solo un guardiano. Abbiamo in mente di sensibilizzare e recuperare alcune aree archeologiche, assicurandone la tutela e la valorizzazione anche attraverso la gestione da parte della nostra associazione; partecipare a iniziative per la salvaguardia del patrimonio culturale e infine progettare e assistere, anche in collaborazione con enti pubblici e privati, a interventi di recupero e valorizzazione”.

Da il “Roma” del 3/3/2017

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